sabato 30 maggio 2020

STEP #11: Il Paradosso del corpo cristiano nel medioevo

Il modo di vestirsi, di morire, di nutrirsi, di lavorare, di vivere la propria fisicità, di desiderare, sognare, non è mai assurto alla dignità di oggetto degno di interesse da parte degli storici.  Nella disciplina storica, per molto tempo ha prevalso l'idea che il corpo appartenesse alla natura, e non alla cultura. 
Però il corpo ha una storia. E' quella che Jacques Le Goff, uno dei più importanti storici di storia medievale, cerca di fare con il suo libro "Il corpo nel Medioevo": tracciare una storia, indagare il ruolo del corpo nella società medievale, all'interno della quale la chiesa cristiana ricopriva un ruolo non di poca importanza. Vista la complessità dell'argomento, ci limiteremo qui a esporre in linee generali il paradosso che vive il corpo medievale cristiano e la continua tensione tra umiliazione e venerazione. Da una parte infatti, il corpo è considerato il carcere e il veleno dell'anima e a prima vista, quindi, subisce uno svilimento: <<il corpo è l'abominevole involucro dell'anima>> dice Gregorio Magno. Dopo la nascita dei movimenti ascetici, si iniziano a praticare punizioni corporali, come utilizzo del silicio, autoflagellazione, digiuni e veglie. Inoltre la Chiesa, utilizza il corpo dei fedeli come strumento per ordinare la vita delle masse. Mantiene il proprio controllo prolungando i periodi in cui l'alimentazione dei fedeli è soggetta a restrizioni. A partire dal Duecento, il calendario alimentare comprende l'astinenza dalla carne tre volte a settimana, il digiuno della quaresima, dell'avvento, dei quattro Tempora, delle vigile delle feste e dei venerdì. e ancora, nuovi termini formano il vocabolario cristiano dell'ideologia anticorporale, quali caro (carne), luxuria (lussuria), fornicatio (fornicazione). Si instaura anche una gerarchia tra i componenti sessuali consentiti: al vertice è la verginità, che nella sua pratica, è chiamata castità. E si aggiungono anche punizioni per comportamenti sessuali ritenuti non giusti. Per esempio, fare l'amore con la moglie durante le mestruazioni, prima del parto o anche nel giorno del signore, comporterà una penitenza di 10 giorno a pane e acqua. Potremmo andare oltre, ma ci fermiamo qui. 
Dall'altre parte invece assistiamo anche a una glorificazione del corpo: è il figlio di dio, che reincarnatosi, con un corpo di un uomo ha riscattato l'umanità intera. La resurrezione di Cristo fonda il domma cristiano della resurrezione dei corpi. Nell'aldilà, uomini e donne ritroveranno un corpo, per soffrire all'inferno, per gioire legittimamente grazie ad un corpo glorioso in paradiso, ove i cinque sensi saranno appagati al massimo grado. 
Basti pensare anche al fatto che i sacramenti santificano i corpo, dal battesimo all'estrema unzione. L'eucarestia, fulcro del culto cristiano, è il corpo e il sangue di Cristo. La comunione è un pasto, è quindi qualcosa di corporeo.

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